Già in precedenza abbiamo accennato al fatto che il primo programmatore della storia fu Ada Lovelace.
In questo articolo vogliamo approfondire la sua storia per comprendere al meglio il contributo che ha lasciato nel mondo della “computer science”.

Ada Lovelace

Il suo nome da “single” è Augusta Ada Byron, figlia del famoso poeta e scrittore inglese Lord Byron, e di sua moglie Anna Isabella Milbanke, che al contrario del marito era una brillante matematica.
Ada nasce il 10 dicembre nella Londra del 1815 e a solo un mese dalla sua nascita, i suoi genitori si separano, e Ada non rivedrà mai più suo padre.

A causa della sua salute cagionevole che la costringe a letto per molti mesi, Ada continua a prendere lezioni private da un’importante matematica del tempo: Mary Somerville, che notando subito l’incredibile intelligenza della ragazza le insegna una matematica “aperta”, cioè in grado di essere utilizzata anche in altre discipline.
Purtroppo i successi della ragazza sono ostacolati dalla mentalità chiusa dell’800, che vedeva la scienza e la matematica come un mondo prettamente maschile, e le donne che si avvicinavano a queste discipline erano mal viste e poco considerate.
Nel luglio del 1835 Ada sposò William King-Noel, conte di Lovelace, che insieme alla suocera fu uno dei più grandi sostenitori della giovane ragazza.

Nel 1833, proprio la sua istruttrice Mary Somerville, invita Ada ad un ricevimento e proprio in questa occasione incontra Charles Babbage.
Babbage, rimane incantato dall’incredibile intelligenza di Ada che solo diciasettenne riceve una proposta di collaborazione. Durante questo periodo la ragazza riesce a capire che la macchina del signor Babbage, non è solo un efficiente calcolatore, ma anche un computatore. La macchina, poteva essere programmata per conservare informazioni e produrne di nuove (una forma embrionale di intelligenza artificiale).
Il signor Babbage viene invitato nel 1842 all’ Università di Torino per presentare la sua macchina. L’ingegnere Menabrea scriverà un articolo accademico come risultato dell’incontro.

Tornato a Londra, Babbage chiede ad Ada di tradurre in inglese l’articolo, e lei al suo lavoro di traduzione, aggiunge anche delle note dove spiega le potenzialità della macchina per il calcolo del numero di Bernulli.
Purtroppo a soli 36 anni, Ada si ammala di tumore. In questo ultimo periodo la sola razionalità non le basta così abbandona la scienza per dedicarsi alla religione.

Poco prima di morire chiede di essere seppellita accanto alla tomba del padre.
Dovrà passare quasi un secolo prima che la comunità scientifica riconosca il suo grande lavoro, e oggi piattaforme multimediali, progetti e aziende utilizzano il nome Ada proprio in onore “del primo programmatore della storia”.
Ancora oggi molti considerano l’informatica un mondo prettamente maschile, e spesso informatico è sinonimo di nerd o hacker, ma vi posso assicurare che non è affatto così.

Alla prossima!