L’iPhone ha preso il posto di una parte del corpo e infatti si fa gara a chi ce l’ha più grosso” , così esprimono Fedez e J-Ax l’ ansia da smartphone nella canzone “Vorrei ma non posto”.
Siamo arrivati ad un punto tale in cui siamo schiavi della tecnologia, ormai tutti hanno uno smartphone: grandi e bambini di ogni età, e non è difficile trovare gente che cammina o addirittura guida per strada prestando attenzione al proprio telefonino!
Questa nostra “fissa” per lo smartphone, è una vera e propria dipendenza che ha ripercussioni sul nostro stato psicologico e che compromette le nostre funzioni cognitive.

Lo ha dimostrato l’Università del Missouri che ha misurato il livello di stress su un campione di persone che si sono prestate per l’esperimento. Ai partecipanti è stato fatto indossare uno smart watch per misurare battiti cardiaci e pressione. L’esperimento consiste nel risolvere un puzzle di parole con uno smartphone in tasca o nelle vicinanze e senza telefono vicino. Nei risultati ottenuti si è registrato un aumento dei battiti cardiaci e pressione e una diminuzione della concentrazione e delle capacità cognitive quando gli smartphone sono stati allontanati dai ragazzi. Si è registrata inoltre un’impennata di ansia quando i ragazzi sentivano la suoneria delle notifiche, ma non potevano alzarsi per vedere i messaggi.

Secondo un sondaggio dell’ Eurodap, 9 italiani su 10 scrivono segreti sul proprio cellulare, sarà forse questa la causa della nostra dipendenza? Gran parte di adolescenti e ragazzi, ma anche adulti, custodiscono gelosamente il proprio telefono e spesso ricorrono a proteggere la propria privacy inserendo codici o password di sblocco. Secondo i risultati di una statistica pubblicata da Adnkronos, il 10% degli intervistati sta ben attento a non scrivere cose negative su conoscenti (amici, famigliari, ecc…) per paura che siano usati contro di loro nel caso in cui fossero spiati.

Allora se si facesse un gioco simile a quello proposto dai protagonisti del film “Perfetti sconosciuti”, si scoprirebbero tutti i segreti e le verità omesse, e si capirebbe che una persona ha mille comportamenti diversi, e una volta smascherati i suoi altarini, diventerebbe “nessuno” , insomma siamo davvero <Uno nessuno e centomila> per citare Pirandello.

Concludo l’articolo chiedendo: è davvero il telefono ad essere diventato un’appendice dell’uomo, o il contrario?

 

Fonti:

  • http://www.ok-salute.it/psiche-e-cervello/lontani-dallo-smartphone-ed-e-subito-ansia-da-separazione/
  • http://salute.ilgiornale.it/news/23905/–genitori-italiani-smartphone/1.html