Purtroppo capita a tutti di gettare gli auricolari in borsa o nello zaino, senza pensare troppo alla fatica che faremo per sciogliere quei nodi così ingarbugliati…

La buona notizia è che non esiste nessun elfo dispettoso che vive nelle nostre borse disordinate, il fatto che gli auricolari siano pieni di nodi quando dobbiamo usarli è un fenomeno prettamente scientifico, che non ha nulla a che fare con il nostro disordine.

aricolari

 

Due ricercatori dell’ Università della California, Raymer e Smith,  hanno posto fili di diversa lunghezza e flessibilità in scatole di varie dimensioni. Dopo averle agitate per 10 secondi hanno constatato che più è grande è il contenitore e più è flessibile e lungo il filo, e maggiore è la probabilità di trovare i fili (o gli auricolari) tutti annodati e ingarbugliati.

Auricolari

l’immagine di sopra mostra graficamente ciò che abbiamo spiegato prima, cioè, aumentando la lunghezza del filo, aumenta anche la probabilità di trovarlo attorcigliato.

Inoltre Raymer e Smith hanno affermato che unendo le due estremità (e quindi evitando la forma a Y) la probabilità di nodi si riduce del 10%.

Anche la tecnica opposta può essere molto efficace. L’idea nasce dall’ osservazione delle unità di soccorso che si ritrovano spesso ad avere a che fare con cavi di ogni dimensione e lunghezza. I soccorritori arrotolano i cavi alla rinfusa lasciando però le due estremità (inferiore e superiore) all’ esterno. Si potrebbe utilizzare la stessa tecnica arrotolando le nostre cuffie attorno ad una scheda che non utilizziamo più per esempio.

In ogni caso oggi è facile trovare in commercio e a prezzi accessibili, auricolari con particolari fili “anti attorcigliamento” che sicuramente ci semplificano la vita.

Se sei interessato a questo tipo di auricolari, dai un’ occhiata qui.

Alla prossima!