Nei seguenti articoli parleremo dell’ evoluzione dei calcolatori, inizieremo parlando dei calcolatori facenti parte della Generazione 0 ed 1.

Il più antico strumento “meccanico” inventato dall’ uomo per velocizzare i calcoli, è stato l’abaco. Così come l’abaco, anche le prime macchine automatiche furono inventate con lo scopo di agevolare i calcoli. Dando in input un certo dato, la macchina produceva un output, seguendo ovviamente dei processi logici ben precisi e semplici regole matematiche. In questo articolo parleremo dell’evoluzione degli elaboratori, e delle loro caratteristiche.

GENERAZIONE 0

Nella generazione 0 troviamo gli elaboratori meccanici, limitati a fare solo poche operazioni. Il periodo della generazione 0 è molto lungo, possiamo prendere come riferimento gli anni dal 1642 al 1945. In questo periodo si sono susseguite diverse scoperte e innovazioni. A Pascal dobbiamo la prima invenzione, che non a caso prende il suo nome: la Pascalina, macchina metallica in grado di eseguire in maniera automatica operazioni di addizione e sottrazione. Il meccanismo consisteva di due file di dischi dentati collegati orizzontalmente e verticalmente.

generazione

Un contributo importante all’ informatica è stato dato da Leibniz con la sua macchina calcolatrice, una macchina in grado di eseguire non solo operazioni di addizione e sottrazione, ma anche moltiplicazioni e divisioni.

Il meccanismo si basava su un organo traspositore che realizzava la moltiplicazione per mezzo di somme successive e la divisione per mezzo di sottrazioni successive.  (Foto macchina calcolatrice)

calcolatrice

Infine vi è Babbage, grande matematico, che inventò la difference engine, rendendo più semplice la risoluzione di polinomi fino al terzo grado grazie ad un motore a vapore. I risultati dei calcoli venivano perforati su una piastra di rame attraverso un dado di acciaio. (foto difference engine).   L’analytical engine, evoluzione della difference engine di Babbage, fu ideata nel 1837. La macchina differenziale è stata la prima macchina a programma registrato, ossia poteva eseguire sequenze di calcoli su schede perforate.

engine

GENERAZIONE 1

A partire dall’ anno 1946 si entra a far parte della prima generazione (1945-1955) dei calcolatori elettronici. Proprio nel 1946 la Pennsylvania University realizzò l’ENIAC, un elaboratore totalmente digitale con circa 18.000 valvole termoioniche con una velocità di calcolo di 200 operazioni al secondo.

eniac

Nello stesso anno John von Neumann introdusse il principio del programma memorizzato, ovvero il principio di registrare nell’ unità di memoria dell’elaboratore sia la sequenza delle istruzioni sia i dati da elaborare. Un’altra innovazione fu la macchina EDVAC realizzata Eckert e Mauchly con la collaborazione di von Neumann; una macchina innovativa per l’uso dell’aritmetica binaria, memorie a linea di ritardo e programma memorizzato. (Foto EDVAC).

edvac

Nel prossimo articolo parleremo delle generazioni 2 e 3.

Alla prossima!