La stampante 3D fino a qualche decennio fa, era pura fantascienza. Oggi con le stampanti 3D si possono realizzare oggetti, modelli e tanto altro, ma facciamo un passo alla volta…

Cosa sono le stampanti 3D?

La stampante 3D la possiamo definire come l’evoluzione della stampante 2D. Partendo da un disegno tridimensionale realizzato tramite specifici software, si arriva alla creazione di un oggetto reale. Il procedimento viene chiamato produzione o processo additivo, questa tecnica consiste nel realizzare l’oggetto procedendo a strati. La stampante 3D è stata inventata e brevettata da Chuck Hull nel 1986. Durante gli anni si è evoluta e sono state inventate nuove tecniche di stampa, e nuovi materiali per la realizzazione di oggetti che hanno consentito la diffusione della stampante in vari ambiti, da quello domestico al campo medico.

Cosa si può realizzare?

Ovviamente più grandi sono le stampanti e più grandi sono gli oggetti che si possono realizzare, ma questo comporta anche grandi spese. In ambito medico, in particolare in odontoiatria, si stanno studiando metodi e materiali che possano realizzare protesi personalizzate e a costi più contenuti.

Per quanto riguarda le stampanti domestiche sono ancora poco diffuse a causa dei costi ancora elevati. La realizzazione di oggetti è limitata a portachiavi e soprammobili (rudimentali) di un unico colore.

stampanti 3D

Alcuni oggetti realizzati con la stampante 3D

 

Stampanti 3D in campo medico

Anche in campo medico, la diffusione si limita perlopiù nel campo della ricerca anche se ci sono stati alcuni casi di trapianti di piccoli tessuti stampati in 3D.

Ad un paziente, infatti è stata trapiantata una piccola placca nel cranio completamente realizzata con una stampante 3D, senza avere problemi di rigetto o infezioni.

Se si potessero realizzare anche organi con questa tecnica, si potrebbe abbandonare il trapianto e tutti i rischi associati ad esso. Si eliminerebbe la possibilità di rigetto o di infezioni varie.

Sono già stati realizzati i primi tessuti e organi come prototipi. Vengono realizzati creando uno stampo composto da materiale sintetico e biodegradabile composto da un reticolo di sottili canali attraverso i quali passa acqua, ossigeno e sostanze nutritive per le cellule (in sospensione), contenute in un gel.

Le cellule si riprodurranno colonizzando la protesi, che si dissolverà, lasciando un organo o tessuto completamente naturale.

Per ora trapianti di questo tipo sono stati effettuati solo su animali. Su dei topi da laboratorio sono stati trapiantati: un orecchio, del tessuto muscolare ed un osso mascellare. Dopo due giorni si è notata la comparsa dei primi vasi sanguigni e dopo due mesi la presenza di cartilagine.

cuore

Alla prossima!