Sino ad ora abbiamo creato programmi relativamente semplici da implementare, sia per qualità che per quantità. Immaginate di dover creare un programma che occuperebbe 10000 righe di codice, sarebbe impensabile pensare di inserirlo tutto in un unico file. Il metodo che viene usato infatti è quello di suddividere il codice in più file che prendono il nome di librerie. Anche le funzioni che utilizziamo normalmente nella programmazione provengono dalle librerie che andiamo ad includere con le direttive.

Come strutturare un programma sfruttando le librerie?

L’ architettura di base prevede di creare il main utilizzando il nome dell’ applicazione, per quanto riguarda le librerie, bisognerà creare 2 file distinti, un primo file chiamato header, il quale utilizza l’ estensione .h. Il secondo file avrà estensione .c.

L’ header contiene la dichiarazione delle procedure e funzioni che inseriremo nel programma, mentre il secondo file conterrà il corpo delle funzioni. Per richiamare le funzioni basterà digitare il nome di esse nel main.

Facciamo un piccolo esempio:

MAIN:

#include <stdio.h>

#includemialibreria.h

int main() {

printf(“Richiamo la procedura…”);

calcola();

}

MIALIBRERIA.h

void calcola();

MIALIBREIA.c

#includemialibreria.h“;

void calcola() {

int num;

num = 2*3;

printf(“Il numero è %i”, num);

}

Questo è solo un banale esempio di come utilizzare le librerie personalizzate. Il mio consiglio è quello di inserire in una libreria tutte le funzioni relative alla grafica, in un’ altra libreria quelle relative ai calcoli ecc.

 

Siamo arrivati alla fine di questo corso di programmazione in C, grazie per averci seguito! Se ti sei perso lo scorso articolo, si è parlato di Input / Output su file.

Stai cercando altre guide? Allora dai uno sguardo alla nostra raccolta dedicata alla Programmazione C.

Alla prossima!