Quali sono le differenze tra le criptovalute quando si svolge attività di mining? In base a quali parametri scelgo di fare mining su una moneta piuttosto che su un’ altra? In questo articolo parleremo proprio di questi aspetti!

mining

Proof of work vs Proof of stake

La Proof of Work (PoW) è il protocollo con il quale i blocchi vengono generati e le transazioni vengono considerate valide (e come i Bitcoin/Altcoins vengono “sbloccati”). Non è altro che il tempo e l’energia del lavoro che i miners utilizzano attraverso il loro hardware per assicurare che le transazioni siano confermate, trasparenti e valide nella catena a blocchi. Mediamente il tempo è 10 minuti e ovviamente più il valore della cryptovaluta sale, più aumenta l’energia necessaria per svolgere questo lavoro. Alcuni problemi e limiti sono dati dalla Proof of Work: per esempio l’altissimo dispendio energetico che serve a far funzionare il sistema o il fatto che si possono creare dei monopoli attraverso le enormi delle stazioni di mining pool, centralizzate e private.

Si arriva così a voler cambiare il protocollo, introducendo il concetto di Proof of Stake (PoS). Quest’ultimo invece di utilizzare il lavoro e quindi l’energia per garantire e minare il blocco (e quindi confermare le transazioni), usa una meccanismo chiamato tempo-moneta (coin-age). Questo meccanismo applica un nuovo sistema di minare che viene determinato attraverso un sistema pseudo-casuale e dalla quantità di coins che un utente possiede nel proprio profilo all’interno della rete (ovvero dalla stake). Inoltre, per evitare il problema di monopoli nella community, quando per esempio l’utente A sbocca il blocco 1, dato che il protocollo mira a scegliere il minatore in modo pseudo-causale, sarà impossibile che i prossimi blocchi (1,2,..n) vengano sbloccati dallo stesso utente A.

 

Aumento della difficoltà

Un fattore molto importante da considerare quando si svolge attività di mining è l’ aumento della difficoltà. Facciamo un esempio, se ho a disposizione 1 MHash/s e sto minando un altcoin che ha difficoltà 1000, produrrò un certo quantitativo x di moneta.

Se dopo qualche giorno la difficoltà raddoppia, conseguentemente il quantitativo di moneta che andrò a generare sarà la metà. Vediamo due esempi grafici per capire meglio:

bitcoin

Da giungo a settembre il BTC ha avuto un incremento di difficoltà del 28% Circa. Vediamo ora il grafico di diffcoltà dell’ ethereum:

eth

L’ ethereum ha avuto un incremento di difficoltà di circa il 400%, passando da circa 600T del 12 giugno a circa 2500T del 4 settembre.

Questo vuol dire che se stai minando BTC, rispetto a 3 mesi fa, guadagnerai circa il 28% in meno, ma se invece stai minando ETH, i guadagni di oggi saranno 1/4 rispetto a quelli di 3 mesi fa.

N.B. L’ aumento della difficoltà è cosa comune a tutte le criptovalute.

 

Prezzo

Un altro fattore molto importante da considerare è l’ andamento del cambio della moneta che si vuol minare. Il discorso è analogo a quello fatto in precedenza, se la moneta sale di prezzo, quadagneremo di più. Al contrario, se la moneta scende, guadagneremo di meno. Vediamo la differenza di 3 mesi tra BTC ed ETH:

btc

Il Bitcoin valeva circa 2250 $ a giugno, mentre attualmente ne vale circa 4500. Questo vuol dire che in 3 mesi ha avuto un rialzo del 100% circa.

eth

L’ ethereum valeva circa 200 $ a giugno, mentre ne vale circa 320 $ ora. Questo vuol dire che ha avuto un rialzo del 63 %.

Considerazione Incrociate

Sulla base di quanto appena detto, abbiamo le basi per poter stimare il guadagno del Mining. Prendiamo sempre come riferimento gli andamenti difficoltà/prezzo del BTC e dell’ ETH:

situazione

Nel caso del BTC, l’ aumento del prezzo non solo compensa, ma ci consente di guadagnare rispetto all’ aumento della difficoltà della Moneta. Considerando la variazione di questi due parametri, possiamo considerare il mining di Bitcoin come PROFITTEVOLE.

Al contrario, nel caso dell’ ETH, l’ aumento del prezzo non riesce a compensare l’ aumento della difficoltà della moneta. Di conseguenza, il mining di ETH è NON PROFITTEVOLE.

Nota Bene: lo studio è stato condotto solo su 2 monete (le principali) per evidenziarne le differenze, su un arco di tempo di 3 mesi. Già prendendo in considerazione un arco di tempo maggiore come 6 mesi o 2 anni, il discorso potrebbe cambiare e non poco. 

Nel prossimo articolo parleremo delle ICO.

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Alla prossima!